Lasciati fottere dagli stordimenti
e sarai perduto per sempre,
ovunque tu vada e qualunque cosa tu faccia
non ti soddisferai in alcun modo,
ti sentirai vuoto, apatico
dormirai poco la notte.
Hai desiderato fuggire dai vermi
ma sarai divorato da essi;
fuori dalla tua vita niente di veramente importante.
Bevi e distruggiti
bevi fino a stordirti
non cercare altro al di fuori del nobile alcool, imperitura medicina contro gli affanni.
Bevi di giorno e vomita la notte
consuma il tuo sudore sulla federa del tuo cuscino
vomita il cuore e vomita il fegato
ucciditi, lasciati andare lentamente nell’eternità
senza paura e senza limiti
eccedi fino a riempirti e poi vomita,
fin quando non sarà rimasto niente dei tuoi assurdi propositi
fin quando non desidererai di essere completamente morto.
Né amici né nemici potranno più far nulla per ferirmi
ubriaco di giorno, sudicio la notte
nulla potrà più interessarmi in tal modo.
Fottiti fegato di merda
e possano fottersi tutti gli esseri di questa terra,
niente che più mi legherà ad essi adesso
nessuno potrà più farmi del male adesso.
Dolce amica,
stordiscimi ancora una volta
non lasciarmi cadere nel buio dell’impersonalità;
ma non ci sono parole che bastino,
non c’è volontà che riesca a chiedere;
basterebbe chiedere, parlare, esprimere ciò che dentro si sente…
ma si fotta la volontà
si continui a bere di giorno e vomitare di notte,
fin quando il conato non traboccherà dal lavandino
fin quando non crollerai spossato sul tuo letto ghiacciato
Ubriaco di giorno, sudicio la notte
nulla potrà più interessarmi in tal modo.