Tanto per sporcare un foglio

23 Novembre 1996
1 minuto di lettura

Discuti di ciò che ti pare
ma non credere che basti
non credere che serva spiegare
non credere che possa passare,
prova invece ad ascoltare
il suono della mia angoscia
stridulo come un’onda irregolare.

Riempi il tuo sacco di carezze
col fango inodore della tua convinzione
non parlare, lasciati ascoltare
ferma il respiro e stai attenta a non udire
il rimprovero di un’idea sepolta
reliquia insignificante di una riscoperta paradossale
il test iniziale, solo la pratica infernale.

Cubi macchiati di inchiostro
sotto una barra trapezoidale
sono diventato un mostro
la mia è una sindrome maniacale.

E’ bello lasciarsi trasportare
puoi anche non guardare
e non stare sempre a sognare
chi non sei riuscito a conquistare
perché troppo sporco è il mare
di pensieri da limare
e troppo gonfio il tuo mondo
di idee da abbandonare

Correggi quelle macchie sulla retina
ché non è giusto vedere sempre nero
quando si può anche essere felici

Ma avevi ragione amico falso
una vita senza lui non ha senso
e la morte è solo la prima ed ultima oasi di felicità.
Posso anche passare l’intera mia vita
a starnazzare dietro le oche
nutrendomi di momenti brevi
che corrono sui binari arrugginiti
verso una destinazione ignota
scintillando e stridendo.
Ma, amico falso,
una luna senza senso
un mondo a caso
mi sta troppo stretto
e il pensiero
così immenso
scoperto, naturale
e anche l’amore… anche l’amore che diventa ideale.

Guardami, posso capirti
ti amo, ma non voglio dirtelo
il nostro è stato un rapporto ucciso dall’audacia
spiacente, ma devo dirti che mi sta bene così
non è utile al giorno d’oggi legarsi ancora a qualcuno
forse solo per il rischio di stare male:
il senso di impotenza, i brividi sul corpo
il conato che schizza sui vestiti
e dentro il bisogno di non esserci mai stato.

Stasera sono qui
solo per sporcare un foglio
ne ho appena accartocciato uno
dove c’era un nome scritto cento volte

Pannello di controllo, gestione periferiche
un interrogativo su una voce
un conflitto di risorse
adesso ho come impegnare meglio il mio tempo.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Articolo precedente

Annibale

Prossimo articolo

Ad un amico importante

Le ultime da Frammenti Notturni

In violenza per amore

Ho colto un fiore di pietra, in mezzo al verde di un prato di anime, spezzandone il gambo con un dolore deciso.

Finchè non sarà sera

Finché non sarà sera non potrò mai vivere quest’ultimo momento e mi adagio su un vecchio divano su in soffitta e visualizzo,

sms

tra i miei sogniporterò il ricordodi stasera e lì sperodi potertiancoraincontrare un bacioed una dolce notte

Lo Specchio

Tutte le volte che torno a casa Trovo il mio specchio Non posso evitarlo Gli passo davanti ogni sera Non posso farci

Flew away

Sei volata via, trascinata dal vento dei giorni, alienato rimorso della mia stanza vuota come una stella sottratta alla vita il cuore esplode,
TornaSu