Ragusa – Capo Nord: 4° puntata… verso Capo Nord

24 Settembre 2008
2 minuti di lettura

19 Agosto
Nordkapp (4293 km di guida)

Ieri pomeriggio abbiamo finalmente raggiunto la meta del nostro viaggio, la tappa obbligata, l’obiettivo che 9 giorni fa ci ha portato a macinare strada come veri roaders.

Il tempo non prometteva nulla di buono, la foschia e la pioggia sembrano volerci privare dell’emozione di affacciarci dalla punta dell’Europa e godere dello splendido scenario dell’orizzonte polare tanto che, dopo aver percorso i 20km necessari verso la cabina del pedaggio, abbiamo deciso di tornare indietro visto che non si vedeva ad un palmo dal naso.

Un po’ delusi siamo tornati indietro fino a quando, sulla strada, un gruppo di renne non ha solleticato il nostro istinto documentaristico: abbiamo fermato la macchina decisi ad inseguirle con discrezione; tuttavia le renne, nonostante i nostri movimenti leggeri, si sono dileguate all’istante, per lasciare alla nostra attenzione la visione di una piccola baia che pareva poco lontana dalla nostra posizione, in realtà abbiamo dovuto camminare più di mezz’ora per raggiungere il mare (curioso come la percezione delle distanze quando si tratta di grandi spazi sia totalmente diversa).

Il muschio nel terreno mi ha dato la sensazione di camminare su un tappeto morbidissimo, tutte le divese tipologie di fiori erbe ed in genere esemplari di flora locale (vorrei capirne di più di botanica) hanno reso la strada affascinante; in particolare c’erano fiorellini rossi che avevano la forma di fiocchi di neve che mi ricordavano molto quelli che comprava mia madre per addobbare l’albero di natale, certo, quelli che avevano davanti non erano fatti di plastica.

Arrivati al mare ci attendeva della delusione: arenate sulla riva c’erano delle bottiglie di plastica, un toner per stampante, una confezione usata di pannolini plus immondizia generica scaricata dall’uomo e naturalmente vomitata dal mare.

Per fortuna durante la nostra discesa verso il mare il tempo migliorava, torniamo a NordKapp, paghiamo il dovuto al casello ed eccoci dentro… alla fine potevamo goderci la punta d’europa anche sulla scogliera vicina senza dover entrare nella struttura turistica, ma era quella la meta RAGUSA – CAPO NORD…

Difficile descrivere l’emozione che ho provato quando mi sono affacciato sul Mar Artico, oltre la scultura del globo simbolo del posto. Le nuvole erano molto rade, il sole illuminava il mare, quest’ultimo infine aveva diversi colori: azzurro, turchese, blu, e poi la stessa sensazione, ancora più forte, dell’orizzonte rotondo, il vento che soffiava forte.. pura musica della natura rafforzata dalle immagini che mi stavano davanti.

Avrei voluto essere un po’ più felice dentro per godere appieno della bellezza di ciò che avevo intorno… a volte mi chiedo se valga davvero la pena legarsi sentimentalmente a qualcuno.

La notte, se così si può dire visto che nel cielo è sempre luce, abbiamo deciso di dormire lì, abbiamo montato in fretta la tenda vicino una baita abitata proprio dai casellanti, persone naturalmente gentilissime (come tutti i nordici) con i quali è stato piacevolissimo chiacchierare.

Un piatto di fagioli e piselli condiviso con un giovane di Alessandria, Marco, fuggito dalla quotidianità in solitudine verso la nostra stessa meta… poi a letto.

Questa mattina, come promesso, abbiamo deposto Hybla sotto un mucchietto di sassi nei pressi del globo: If you found this cd, you can take it.

Adesso alla scoperta dell’isola.

KOMOIVEER

Piccolo e misero
seduto su questa roccia
respiro l’aria del Profondo Nord

I gabbiani volano alti
e penso
a quanto siamo inutili
nelle nostre piccole città
come formiche impazzite
alla ricerca di inutilità

HONNIGSVAG

Triste l’età dell’uomo
smarrito nel suo piccolo mondo
di luci e cemento
vittima dei propri legami
d’ambizione e di sentimento.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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