Pensieri di Notte

14 Maggio 1998
2 minuti di lettura
Notte
fragile
Solo un colpo
e un sibilo
povero me
povero me
Il giorno si chiude nel buio
si sono alzate le tende
lo spettacolo e’ finito
un bel film a lieto fine
L’alba accompagna il giorno
e nulla in te e’ rimasto
se non qualche breve e toccante
pausa di amore
I sogni dei bambini
sono sempre gli stessi
ma quando giunge il buio
il sogno più bello si perde
in un caleidoscopio di immagini
grigio tonali
Sul palcoscenico non punta più alcuna luce
lo spettacolo e’ finito
si torna alla realtà
(convincitene
prima di farmi del male)
Le lacrime scendono dai miei occhi
ininterrottamente
in questo pomeriggio primaverile
E dire che il sole non aveva mai brillato cosi’ tanto
prima di adesso
oh sole, mio sole d’oro
un lontano pomeriggio ho creduto
di poterti toccare senza scottarmi
ma la fine e’ sempre più vicina di quanto la immaginiamo
tutto ritorna sempre su se’ stesso
e il destino delle persone non cambia
neppure quando sul palcoscenico si accendono le luci
perché si e’ sbagliati dentro
e non si può sperare
quando si e’ sbagliati
e quando si sbaglia
Se non ci sono perché’
significa che semplicemente non c’è’ niente fra noi
e quando i perché non si vogliono rivelare
significa che semplicemente dobbiamo cambiare le parti
che abbiamo recitato sul nostro palcoscenico
quando le luci puntavano ancora su di noi
Non c’è stato niente
non temere
puoi ancora tornare indietro senza ferirmi
Fuori, nella notte
posso udire tutte le grida disperate
di chi non si accontenta
di chi ha la presunzione di scavare dentro le persone
e capire ciò che portano dentro
A cosa pensavo quando ti stringevo la mano
e sognavo di partire per una terra incantata
fatta di alberi di marzapane
e fiumi di miele
dove l’amore soffia sulle cose come un vento
e inebria ogni creatura della sua potenza
… a cosa pensavo?!
E mano contro mano
un bacio può darti l’illusione
di un sogno che diventa realtà
di una realtà che non e’ più quella che si conosceva
di una conoscenza totale di se stessi e di…
Basta chiudere ogni porta, mettere alle orecchie dell’ovatta
e forse nessuno si azzarderà più a bussare
e si potrà morire senza fastidi
si potrà rinunciare senza rimpianti
si potrà cantare senza stonature
si potrà vivere senza soffrire
anche se non si potrà più
condividere le giornate con…
Ma non voglio caderle in ginocchio
e implorarla, scongiurarla
non voglio, non voglio
Potrei dire
che non ho alcuna idea di niente
potrei dire
che farei meglio ad andare a dormire
perché oggi, non è proprio il caso
di pensare
quando muore un amore
non è mai il caso di pensare
Non c’è nessuno che
abbia bisogno di me
dietro il muro
o forse in un vicolo senza uscite
quando muore un amore
si deve solo dormire
Prendi il primo oggetto che ti capita
e gettalo in terra
raccogline i cocci
e stringili forte fra le mani
fin quando il sangue non si affaccerà
tra le dita
quando muore un amore
non se ne deve parlare
Una dea è ciò che fa per me
un angelo che brilli di luce propria
che non soffra di malesseri o crisi di identità
che si ami più di dio e per questo maledetta
quando muore un amore
bisogna cominciare a scavare una fossa
e adesso
colgo gli ultimi residui di dolcezza
e vado a dormire
di notte

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Articolo precedente

Se ne approfittano

Prossimo articolo

Oh… tristezza

Le ultime da Frammenti Notturni

inutile

inutile mondomi disgusti…vitaquanta inutile energiasprecata inutili sentimentied inutile Dioseppellito dai giudicidi una ragione manipolata inutile societàed inutile quotidianitàpoggi le tue fondamentasu precari

Vorrei

Vorrei sentire ancora il sapore di quelle giornate trascorse a tirarsi sabbia in riva al mare e le belle compagnie, tutte quelle

respirazione profonda

Un vortice di particelle color turchese si fanno strada a fatica lungo ogni condotto vitale spostando macchie scure di catrame liberando paure

Una notte balorda

piango, lei ride urlo, lei ride canto, lei ride sono chiuso, dice io rido, lei ride le chiedo se mi ama si
TornaSu