La macchina

6 Maggio 1997
1 minuto di lettura

La macchina, è roba per la macchina
sei sempre il benvenuto per la macchina
sei sempre il figlio della macchina
dove saresti senza la macchina

E tu, mio dolce angelo
vuoi finire in una capanna sulla spiaggia
per poi aspettare la morte che arriva dalla strada
e così anche tu
angelo mio
sia benvenuta alla macchina

La fine del mondo
Il sole si fa più forte
la terra si infiamma
è la fine, la fine del mondo.

Potrei suggerire di fuggire
ma temo che si chiederebbe dove…
a volte parlare con gli amici
è lo stesso che parlare con gli estranei
la gelosia ha ucciso il mondo.

Corri uomo, corri
solo, in autostrada
un impatto secco
una morte sicura.

Ma la paura
la paura mi frena
e anche adesso
vomito
perché il mio destino
è tornare al TUTTO.

E’ tempo di partire
i primi shuttle sono già sulla rampa
su Venere sono già pronte le cupole…
e mi ritrovo qui
con qualche vecchio e tanti sognatori
ché i miei monti e le mie vallate
non riesco ad abbandonare.

E subito, la paura si mischia alla gioia
ché nel nulla si potrà dire
che sono affondato con la mia nave.

E adesso, adesso che tutti gli altri sono partiti
osservo la piazza
c’è tanta brava gente
e tutti aspettano la morte
con il sorriso sulle labbra
si sono formati cerchi di persone che cantano e suonano
alcuni fanno all’amore sui prati
altri pregano con le lacrime agli occhi
solo io osservo tutto dall’alto
perché non vivo alcuna emozione
perché vivo solo la paura
di scomparire da un momento all’altro.

Odio che la testa mi si svuoti
in paese circolano già tante leggende su di me
la gente dice che non voglio rassegnarmi
e molti mi commiserano…
ma perché ho scelto
di restare?!

E’ arrivato il momento
la notte non è più scesa
ormai tutti girano nudi per le strade

e quando il vento si è fermato
l’ho assecondato fermandomi a mia volta
ho tirato un respiro lungo volgendo lo sguardo al sole
grande, enorme.

Non si è riso più, né scherzato
ascoltavo la gente piangere
e le coppie gridare che il loro amore non si sarebbe consumato mai;
ed io, io ero l’unico che non gridava
quando il calore ha infiammato ogni cosa
bruciando uomini e cose
nel fulgore dell’ultimo giorno

e prima che bruciasse anche me
un fluido rosso di energia
mi ha trascinato con sé
ed improvvisamente sono diventato parte del tutto
nel giorno della fine del mondo.

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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