i veri amici

30 Luglio 2007
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1 minuto di lettura

C’è un tempo nella vita in cui credi in tante cose: l’amicizia è una di quelle cose meravigliose che mai metteresti in discussione. Ricordo la frase di un amico: le donne vanno e vengono, ma gli amici rimangono. Ecco, quello è un amico che è rimasto, ma solo con l’ipocrita convinzione di potersi definire tale anche quando usciva con la tua ex perchè anche con lei erano amici, anche quando si scopava la ragazza di uno dei suoi migliori amici e soprattutto, nel tempo, nel manifestare un’intolleranza snervante verso tutte le cose che ti stanno a cuore, nello sfottò generale concentrato sulle tue ingenue illusioni. Amico mio, qui il problema non è se so o meno cucinare un uovo sodo, nè se dopo 2 anni credi che a me non vada di vedere le persone che hanno fatto star male uno dei miei migliori amici, qui il problema è che tu devi smettere di pensare a quanto la tua mamma ti volesse simile a me.

Ma non sono qui per fare un processo a quest’Amico, stupido io a considerarlo ancora tale, sono qui per dire che la dimensione affettiva dell’amicizia è volatile, passeggera. Gli amici sono tutti lì quando stai male? Falso! Ci sono per qualche giorno, poi si stancano perchè hanno i loro problemi a cui pensare.
Legittimo, anche se qualcuno troverà qualcosa da obiettare.
Non voglio più pensare a quante cose ho fatto per i miei amici, quanti sacrifici, quante serate passate a confortare, a discutere, rinunciando alla tranquillità di una birra davanti un film con la mia ragazza, ed alzandosi per lavorare dopo solo 2 ore di sonno.
Non ho mai chiesto nulla, ma neanche loro lo hanno fatto…eppure c’ero! E adesso sono solo! Bella fregatura!
Forse ci sono amici e amici… forse come l’amore, anche l’amicizia è un sentimento che muore, dura di più perchè non si sta sempre insieme, ma muore anche quella… e poi, pensando al passato, mi vengono i brividi. Quando si hanno 18 anni gli amici sono anche pericolosi, dispensano consigli tornacontistici, ti rubano la donna sotto gli occhi, ti parlano alle spalle ed ancora, più avanti, rivelano le tue confidenze.
Vorrei contarli gli amici che considero veri: sono rimasti in 3. E pensare che qualche anno fa ne contavo una 50ina :)
A quelli veri vorrei chiedere cosa sarebbero disposti a sacrificare, ma non voglio farlo, risponderebbero che l’amicizia è un sentimento in cui non bisogna chiedere! Vero! In amicizia non bisogna chiedere nulla! Ed è così che farò d’ora in poi!

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

8 Comments

  1. beh… belle parole rokkoscipione, forse per certi versi un pò troppo “ottimistiche”: sai bene quanto possano farti del male coloro che reputi amici se la tua mente ha dato troppa fiducia.
    Bisognerebbe stare in pace con sè stessi di continuo, e così i nostri amici, in modo da non cadere nella tentazione di ignorare o sentirsi ignorati perchè ognuno in fondo ha pur sempre i suoi katzi… è certo che un amico si vede nel momento del bisogno, quindi a volte bisogna pure pretenderlo quell’aiuto, o perlomeno aspettarselo… ma come tu stesso hai detto, bisogna essere sempre in pace con sè stessi per non avere mai bisogno di chiedere, e questo… come ben sai… è impossibile.

  2. qualcuno disse che per” fortuna” in guerra non esiste l’amicizia…la domanda che dovresti porti è che cosa hai fatto per essere in pace…con te stesso, con la tua zita, con il mondo. Se dai amicizia perche pretendi di riceverla allaro migra su un altro pianeta, qui non c’e’ più posto. Donare amore significa farlo perche ti da emozioni, e non perche ti permette di avere una scorta per i tuoi problemi nel futuro, da poter utilizzare come una medicina al momento opportuno..
    come già ti dissi l’amico è come il sole, che tu lo veda o no, c’e sempre.
    hai fatto le esperianze più “forti” per provare tutte le emozioni che poteva darti la mente, ora prova ad usare la mente per andare oltre…

  3. quando ho scritto il commento il post di salvo non era visibile…urge una rettifica….siete amici da 20 anni e dici sempre che lui è quello che c’è sempre stato, nel senso che ha scandito con la sua presenza tutte le fasi e i percorsi della tua vita…dal katzeggiare da ragazzi , alle paranoie, alle vostre violente sfuriate….sai cosa c’è? che non va bene…se il discorso è questo non va bene per niente….probabilmente è con qualcun’altro che vorresti prendertela adesso ;) e allora è un amico…perchè gli amici servono anche a beccarsi gli sfoghi e le cazziate quando l’unica persona con cui c’è l’hai è quella lunatica, inquieta e a volte anche un po’ stronza della tua zita….
    p.s. abbraccia il corallo….

  4. di amici veri ne bastano anche due…credo tu abbia sempre confuso l’amicizia con le semplici frequentazioni……e se oggi hai accanto 3 persone che ti vogliono bene, non sentirti deluso o arrabiato…..sentiti fortunato e meritevole dell’affetto che ti dimostrano….sono persone speciali….quasi quanto te….
    dolce notte….

  5. Vedo con dispiacere che ancora a distanza di anni non riesci a superare o affrontare i dispiaceri affettivi avuti in passato, la cosa che più mi stupisce e come tutt’ora avendone la possibilità non riesci a parlare e affrontare i problemi, preferendo affidare i tuoi pensieri ad un foglio (se non ti conoscessi da 20 anni la chiamerei incapacità a relazionarsi).
    Avrei parecchie cose da dirti ma sinceramente mi sento scosso dalle tue parole;
    d’altronde perche’ comunicare con un video quando potremmo vederci in ogni momento della giornata…
    Buona serata amico….

    P.S. “il problema è che tu devi smettere di pensare a quanto la tua mamma ti volesse simile a me” questa un giorno me la spiegerai.

  6. Ciao Bruliano
    Grazie del tuo commento, fondamentalmente conferma quanto detto nel post. Il mio cruccio però è sempre uno: comportarsi spontaneamente, sacrificandosi, e rischiare di sentirsi abbandonati quando hai bisogno di aiuto per così entrare nella dinamica del “io ti ho dato, tu non lo fai”, oppure adeguarsi al carattere dell’amico e dare solo quello che ci si aspetta?
    Quest’ultimo atteggiamento ci costringe ad essere meno spontanei e quindi a distaccarci sempre di più.
    Certo è triste pensare che crescendo gli amici diminuiscano, così come l’entusiasmo, così come le energie individuali, così come la capacità di sognare… forse la natura aveva già previsto ogni cosa, e noi con le medicine, con la chirurgia, con l’alimentazione controllata, le abbiamo stravolto i piani :)

  7. A precindere che sono pienamente convinto che l’amicizia sia una delle cose irrinunciabili,poco tempo fa ho fatto un’analisi di tutte le mie amicizie,o presunte tali,in qarantadue anni di “carriera”.Bè la selezione è stata vastissima.A quindici anni avevo una decina di amici,che poi sono diventati cento quando ho trovato il primo lavoro e ho comprato la prima macchina:La cerchia è aumentata,quando sono andato a vivere da solo all’età di ventidue anni.Ero Felice,avevo “mille”amici sempre pronti a stare con me.Poi il matrimonio due figli e tante peripezie e gli amici che mi son rimasti sono i miei familiari.Conoscenze ne ho tantissime ma le persone di cui mi posso veramente fidare le conto sul palmo di una mano.Queste persone le “curo”e cerco di dare a loro tutta la mia amicizia,ma,non sò a cosa sarebbero disposte a rinunciare per me.Ciao.

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