Ecco là un uomo che mendica Dio
Nel vicolo buio di un’arteria terrestre
Non c’è nessuno che gli abbia mai detto
Che Dio gli ha parlato anche se lui non lo sente
Sono in due che mendican dio
In questo vicolo buio di quest’arteria celeste
Ed io la sento questa voce che implora
che viene dal cuore di un istinto terrestre
Sono anni che cerco dio, disse il mendico alle sue stellle
Sulle montagne, dentro il mio cuore negli occhi di Giulia, la mia donna terrestre
Sono anni che invoco dio ma dio chi è se non un mito tiranno e amorevole
che dovrebbe imparare il verbo dei servi per comunicare con me
e a quel punto l’amico che mendicava l’amore di dio si strinse su sé
cominciò a versare lacrime amare si struggeva e l’amico gli chiese perché
sono io dio rispose il mendico non pensavo che avessi così bisogno di me
e lo strinse al suo cuore placando il suo dolore
adesso lui sa… che dio c’è
Ora dimmi mio dio che senso ha questo segreto
Tanti uomini nel mondo han bisogno di te
C’è la morte ci sono i guai
Ed i mali del corpo
Poi le guerre, la fame
Non c’è nulla che sia a posto
Alzando le spalle dio disse non c’è
Al mondo alcuna creatura che invochi davvero me
Loro credono in un dio dai poteri sovraumani
Han scordato che a mia immagine a suo tempo li ho creati
E così…. Figlio mio, ogni uomo faber suae vitae è
Io se vuoi dar conforto posso ma cambiare i fatti non è da me
Questo mondo, è un gran teatro dove l’uomo è solo una comparsa
Destinata ad aver una parte di primo piano
Solo al tramonto della sua vita