8° e 9° Tappa: Boadilla del Camino – Sahagun – Villar de Mazarife

8 Settembre 2008
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18 Agosto – Fromista ore 9

Questa notte sosta obbligata a Boadilla del Camino, obbligata perchè a Burgos la cattedrale meritava una visita e per una volta il cammino poteva aspettare.
Oggi avrei dovuto trovarmi a Carrion de Los Condes e invece sono qui, 16Km prima. Poco male, la tappa successiva non è impegnativa e sarà abbastanza semplice recuperare il tempo perduto.
La cosa che in questi 2 giorni sta preoccupandomi di più è la sensazione di essere uscito un pò fuori dallo spirito del cammino. Ieri ho apprezzato la meseta spagnola ma sono stati solo brevi momenti, in qualche modo la mia testa riusciva sempre a portarmi alla quotidianità delle inquietudini cittadine, nonostante la bellezza dei paesaggi che attraversavo.
Negli ultimi giorni ho apprezzato il meritato riposo dopo una giornata di fatica, questi ultimi due invece è tornata l’inquietudine: la malsana mia abitudine di non abbandonarmi al sonno quasi che avessi ancora cose da risolvere che non posso rimandare al giorno seguente.
Lungo tutto questo percorso porto con me del peso, e non è solo quello delle borse; ho creduto di poterlo disperdere qua e là tra un campo di girasoli ed un bosco ostile, ed invece, adesso, me lo sento tutto addosso… il cammino mi ha regalato tanti messaggi: i girasoli, le tracce delle ruote sul sentiero, messaggi che ho raccolto e fatto miei… ancora una volta mi trovo davanti ad una forte consapevolezza ma èa ncora l’azione che manca. Mi rendo conto di non voler mollare le mie zavorre, di sentirmi confortato dal pensiero di averle perchè mi fanno sentire pieno, vivo, di non riuscire ancora a stare bene con me stesso e di avere bisogno di confrontarmi con le persone, che poi non è sbagliato se tutto questo fosse dosato al meglio, se non avessi sempre la maledetta sensazione di dover fuggire da me stesso e dall’inquietudine che mi porto dentro.
Adesso è tempo che mi metta in marcia, non devo ancora rassegnarmi, ho fiducia che il cammino possa aprirmi gli occhi e farmi scorgere nuove strade… ultreia.

ore 10:27

Ancora una volta il cammino mi dà una lezione di vita.
Stamane non sapevo perchè andavo
tutto sembrava triste
i miei sforzi inutili…
adesso ogni cosa è cambiata.
Molti chilometri su di un interminabile sterrato
in compagnia della mia adorata musica
e con tutto ciò che ho intorno
la consapevolezza più forte
è che bisogna andare avanti
ancora più in là

ore 12:14
E già, in bici non senti nulla
solo i copertoni delle ruote
sulla terra e sulle pietre
per ascoltare
bisogna fermarsi
e tutto intorno
ti senti parte del tutto

ore 16:20
MI lamento del vento contro
se non ci fosse
mi lamenterei del sole a picco
per evitarlo
camminerei di notte
ma lì finirei a terra
dopo la prima pietra
… maledette meseta :)
ore 22:10 Sahagun
La giornata è andata… oltre 60km di meseta sotto il sole, la mia pelle è ridotta ad un mucchio di rughe color terra, la mia stanchezza consistente, ma il comodo letto del monastero dei benedettini qui a Sahagun e l’ottima cena in un ristorante della zona mi hanno confortato un pò.

L’ospitalero del monastero è un tedesco inflessibile, ci aspettava alle 10 davanti alla parte pronto a chiuderci fuori se avessimo ritardato anche solo di un minuto, però aveva lo sguardo buono, e così la signora spagnola con la quale mi sono intrattenuto a parlare… ognuno qui ha una sua identità forte, ed è bello confrontarsi, è bello ascoltare!
Domani ancora meseta, chissà quale sarà il mio umore.Ogni giorno nel cammino
è diverso dall’altro
ogni giorno
sei lì a chiederti
se stai bene
o se qualcosa ti inquietaIl cammino è una via sicura
e con tutto questo
a volte
credi di non farcela
perchè ti assilla il tempo
che scandisce le tue ore
perchè ti frenano i pensieri
che pesano più del tuo carico
perchè ti è avverso il vento
che soffia sempre contro
perchè sei solo un uomo
con tutta la sua fragilità.Dove stanno i sogni degli uomini
se non su una strada
dalle mille possibilità… sono in attesa di scaricare i miei pesi
chiedendomi ogni giorno
perchè ho scelto
di non dedicare a me
le strade che percorro

Oggi gli alberi
si piegavano alla forza del vento
e pensavo
potessi piegarmi anch’io
alla forza delle mie emozioni
senza esserne spezzato.

19 Agosto a mezzanotte circa – Villar de Mazarife

Eccomi, subito dopo Leon e la sua meravigliosa cattedrale gotica, in un ostello del pellegrino in compagnia di 3 amici. Oggi ho conosciuto un camminante fiorentino, Carlo, un ragazzo simpatico e pieno di voglia di conoscere.

Va tutto bene, dopo tanti chilometri di mesetas con il carico di sensazioni negative che mi sono trascinato dietro, avevo bisogno di una serata senza pensieri, qualcosa che mi ricordasse i momenti sereni della mia quotidianità. Il cammino mi ha regalato una serata nel mio stile, una manciata di ore passate a non prendersi troppo sul serio, a banalizzare scherzosamente le grandi conquiste di questi giorni, a ridere forte fino ad essere rimproverati dalla camerata vicina.
E’ bello scoprirsi con persone nuove, ascoltare quello che hanno da dirti. D. Fa il cammino perchè vuole mettersi alla prova, sapere che può farcela, e così tornare a casa e finire gli studi, e dare un percorso alla sua vita. R. fa il cammino perchè ha bisogno di trovare la sua strada, perchè nella vita ne ha provate proprio tante, ma nessuna è stata quella giusta. A. e C. sono sposi, loro fanno il cammino per unire ancora di più i loro cuori, perchè davanti a questi posti e all’energia che vibra in ogni pietra, qualunque amante può sentirsi intimamente legato alla seconda parte del suo cuore. C. studia teologia ma ha tanti dubbi sull’istituzione CHIESA, ha bisogno di liberarsi del suo passato ma cerca Dio. Alcuni che ho incontrato per strada lo fanno per mettere alla prova il loro fisico, altri per raggiungere alti stati di meditazione, altri ancora per cosa non lo so… ed io?
Se ci penso davvero mi prende una strana tenerezza…

Musica nel video: Tom Waits – Martha

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

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