Sai che c’è…

22 Aprile 2013
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5 minuti di lettura

Sai che c’è, troppo spesso mi accorgo che a quarant’anni suonati so meno cose di quando ne avevo venti, e per dipiù le tre cose che credo di sapere, beh, anche quelle non stanno tanto in piedi, ed ogni tanto il peso di questa considerazione mi porta a credere che semplicemente non so un cazzo e che mi devo solo adattare, ogni giorno, a quello che succede dentro e fuori da me.

Storie che finiscono ed amori che cominciano, tutto nella vita è così passeggero e volatile che ti sembra di stare in un caos dove ci sono più folli che sani di mente, ed ogni giorno affronti l’imprevedibile e lo “scontato” non perchè sei un eroe o uno che sa il fatto suo, ma semplicemente perchè non puoi fare altro.

Nuovi ideali politici si affacciano sulla scena nazionale lasciandoti sperare che, in fondo, si può aspirare ad un vero cambiamento, poi ti trovi lì a battere le mani e ti chiedi se quello che acclami non è solo un’altra follia, se quel gruppetto di entusiasti è fatto dalle solite persone che non sanno un cazzo come te e si fregiano di simboli vacui per darsi importanza perchè, lo sappiamo, l’uomo non cambia, e se ha fallito il comunismo… beh, ogni concetto legato alla solidarietà tra gli individui è la ben nota utopia adolescenziale che muore al solo contatto con la realtà.

Sorrido pensando al mio buon amico legato ad una donna straordinaria che non perderà mai, ed allo stesso tempo piango per un altro buon amico che non ha saputo tenersela stretta, mi entusiasmo davanti agli amori che nascono e mi avvilisco per quelli che finiscono o per quelli che non riescono a nascere: è bello sapere che in mezzo ai pazzi c’è una persona che ti puoi tenere vicino, un altro individuo che non ti fa sentire solo ed abbandonato al tuo destino.

So che tutto finisce, questa è una delle tre cose che so di sicuro, la seconda è che l’amore è una cosa bella e la terza che la musica non mi abbandonerà mai.

E allora, cos’è che mi fa sempre sorridere della vita?! La seconda mi manca, la terza per fortuna ce l’ho ancora e riguardo la prima, beh, tra le tre è quella triste perchè, diamine, mi possono ripetere anche cento volte che la gioia nasce sulle ceneri dell’infelicità e che ciò che muore solitamente risorge in altro, solo che a me non piace il mutamento, o meglio, non mi piace pensare che per avere delle cose belle devi perderne altre. Il tempo è un signore distratto, cantava il poeta, è un bambino che dorme a cui sfuggono tutte le magagne degli adulti, Lui sta lì a sognare i giocattoli e crede ancora nella magia, e non si preoccupa dell’incertezza che avvolge le nostre giornate, perchè è così che va il mondo: ogni giorno è diverso, ogni giorno è un grande punto interrogativo inciso con le unghie sulla lavagna di MrMojitoRaff.

Alle tre certezze sopracitate ne aggiungerei un’altra: far del male è sbagliato. Non ce ne rendiamo conto ma c’è sempre qualcuno a cui facciamo del male ogni giorno, a volte è la nostra sola esistenza a creare dolore ad un genitore deluso, ad un amante rifiutato, ad un amico giudicato… siamo lì, come animali, convinti che prima di tutto c’è la nostra felicità, poi quella degli altri, e se quella felicità ci manca…beh, anzichè trovarla dentro, la cerchiamo fuori attingendo a sbafo dal nostro prossimo.

C’è un’altra certezza che mi viene in mente adesso, quindi sono cinque – magari ne verrà fuori qualcun’altra strada facendo -: vivere è bello a prescindere da tutto. Io non riesco a pensarmi da nessun’altra parte se non in questo mondo, insieme alla gente che mi piace ed anche a quella che non posso soffrire, con tutti i problemi che andando avanti con l’età si fanno più gravosi. Mi piace vivere perchè c’è una Via in Spagna che mi aspetta se non dovessi farcela più, c’è una canzone che mi nascerà dentro quando la notte mi sbatto la testa a muro perchè non riesco a prendere sonno, c’è un amico con cui oramai ci sniffiamo battendoci le mani addosso, ed i cornetti caldi la mattina, i lavori di ristrutturazione in casa che ti stravolgono la routine, il nuovo giocattolo tecnologico, Omnisphere di Spectrasonic per il mio nuovo percorso musicale, per non parlare del Prophet, del Minimoog, Nick Hornby e Robert Jordan che leggerò presto e Lo Hobbit di Peter Jackson, l’unica trasposizione cinematografica di un libro che ha superato il libro stesso e poi… i Beatles… come si fa a pensare che la vita è brutta se quando ti senti triste puoi mettere su Sgt Pepper.

In realtà ho citato solo alcune delle cose che oggi riempiono la mia vita, ma ce ne sono talmente tante che mi fa rabbia tornare la sera a casa e dover scrivere un post solo per ricordarmi che qualunque cosa possa succedermi, beh, non è poi la fine del mondo e che si, forse ci sono troppe mele marce intorno a noi, ma in ognuna di loro c’è una coscienza, dei ricordi, una vita, ed anche solo starle a guardare mentre fanno le loro cazzate ti fa pensare che è bello che ci sia qualcuno che si muove intorno a te, anche se sta brandendo una spada per tagliarti a fette; è bello trovarsi nel mondo anche se al mondo non frega un cazzo di te, è bello respirare l’aria che altri respirano, vedere film che altri vedono, ascoltare la musica che altri ascoltano e soprattutto è bello sapere che quando ti fermi a guardare la luna, sai di esserci, mentre la luna non lo sa, ed ogni male fugge via perchè siamo sempre e solo noi a poter decidere come stare, siamo noi che possiamo stare a sentire il testa di cazzo di turno e decidere di non angosciarci, perchè è la diversità a renderci unici ed insostituibili.

Sai che c’è, non mi ricordo neppure perchè scrivo tutto questo, dovrebbe esserci una ragione, ma è svanita in questa riga, e adesso chiamo Bro perchè c’è Supernatural, ed a me non è mai piaciuto vedere da solo la TV, anche se Bro ha il vizio di vedere sempre incongruenze senza godersi la caratterizzazione dei fratelli Winchester che, è vero, fanno sempre cazzate e, quando cercano di rimediare, peggiorano solo le cose… ma non è così che siamo tutti? Sbagliamo continuamente e spesso lo facciamo convinti di essere dalla parte della ragione, ma esiste davvero un modo di vivere che non contempli la possibilità di sbagliare, rendersene conto, e cercare poi di migliorare? Forse si migliora solo un pò, in realtà nessuno diventa perfetto anche se lo crede, in realtà nessuno sarà mai perfetto, ma è quella strada che ti fa sentire vivo, quella via tutta piena di salite e sassi dove inciampi e ti sfasci tutto, dove a volte ti siedi stando a guardare gli altri che ti superano, per poi alzarti senza un motivo ed iniziare a correre per recuperare il tempo perso.

E’ tutto incerto, tutto in divenire, e questa non è una certezza, è solo una conseguenza della prima verità: tutto muore… e nel frattempo ci sono i Beatles ma anche Peter Gabriel, ci sono i baci e si può fare l’amore, e poi ci sono i ricordi dei baci e del fare l’amore, c’è quel numero sulla rubrica di Android che puoi fare a qualsiasi ora del giorno e della notte sapendo che dall’altra parte ti stanno ascoltando, ci sono i teatrini della politica in TV che ti fanno incazzare ed il lavoro che non c’è, ma guardare la luna non costa niente e non costa niente uscire con uno zaino in spalla ed una tenda per stare 3 giorni a Cava Paradiso e, se la notte ti manca qualcuno da abbracciare, ci sono sempre i tuoi gatti, che da principio protestano per come li stringi forte, per cedere alla fine in una sinfonia di fusa.

Sai che c’è, adesso chiudo, ho una decina di post in bozza che non pubblico perchè non trovo una chiusura ad effetto, ma è la volta che me ne frego, dopo una settimana di lavori in casa e l’ordine che regna sovrano coi nuovi colori, mi merito anche di dire fanculo, lo lascio così.

Buona vita

Nicola Randone, alias Art, è Scrittore, musicista compositore, leader della band Randone con all'attivo 7 cd ed 1 dvd LIVE sotto edizione discografica Electromantic Music. Qui pone frammenti di vita, espressioni dell'anima, lamenti del cuore ed improbabili farneticazioni intellettuali.

7 Comments

  1. Caro Art, è tantissimo che non posto niente, ma come sai a certi piaceri è impossibile rinunciare ergo sono su questo blog tutti i giorni a leggerti e leggere i commenti dei millemila utenti che trovano coraggio e conforto tra le parole del famoso decalogo… bè ancora una volta mi hai strappato un sorriso, mi hai fatto riflettere, mi hai commosso e hai messo per iscritto le sensazioni che mi pervadono ormai da mesi…grazie, di cuore…
    Sai che c’è? c’è che mi è successo di tutto in questi mesi, ho conosciuto persone valide e interessanti, ho iniziato relazioni credendoci peccando di entusiasmo (manifestato all’altra persona in modo decisamente pacato) ma alla parola FINE ora reagisco con un sorriso e la certezza che comunque qualcosa di bello l’ho vissuto e l’ho assaporato. Tutto ha una data di scadenza, poi muta e diventa qualcos’altro, ne meglio ne peggio, solo diverso, c’è chi riesce ad adattarsi al mutamento chi invece vive nella speranza di provare ogni volta le emozioni assaporate con gli amori passati…a volte il ricordo li rende anche più belli di quello che sono stati , si finisce per svalutare quello che succede nel presente, un errore piuttosto comune…gli anni e l’esperienza aiutano a non ripeterlo, si ha tutto il tempo di commetterne altri di errori! Sai che c’è di altro? che se non trovo le parole e non riesco a esprimere ciò che provo ne parlando ne scrivendo, c’è questo blog, ci sei tu che in un modo sincero, diretto e profondo racconti quello che si agita nella maggior parte di noi… grazie di Cuore Art

    • Ciao amico:) Sai che c’è? è bello ritrovarti e sentire la tua serenità in ogni riga! E’ bello sapere che hai ripreso a vivere! Sono davvero felice per te. Ti mando un abbraccio!

    • Ciao Radioactive Toy… innanzitutto grazie per le tue parole, mi onorano e mi inorgogliscono dandomi importanti spinte per continuare sulla strada della condivisione dei pensieri (l’alternativa sarebbe rinchiudersi in un castello di granito e, ti dirò, la tentazione è sempre forte).
      Quello che scrivi è esattamente il sentimento che pervade chi ha affrontato il proprio lutto (la separazione col perduto amore) ed accettato che, come ogni cosa intorno a noi ha un principio ed una fine, così le relazioni… il mio dubbio è sempre stato quello di capire se il risultato è una forma di rassegnazione o, com’è giusto che sia, accettiamo semplicemente un fatto che fa parte della vita con quel sorriso e la tenerezza che contraddistingue i saggi… immagino che ognuno debba fare i conti con se stesso per darsi una risposta e confermarsi ogni mese che passa, ogni anno che trascorre… gli amori hanno il vizio di tornare nella forma ideale di cui parli, perchè a volte il presente non ci piace tanto e allora ci piace pensare che il passato era migliore perchè c’era lei/lui… è una fregatura, lo sappiamo bene, ma molti di noi preferiscono pensare di avere ancora vivo dentro sè quel grande amore passato, che rassegnarsi al vuoto del presente… ah sognatori, illusi, patetici, romantici.
      Un forte abbraccio Radioactive Toy e sempre in gamba :)))

  2. In una ricerca pazza su internet, forse dettata dal bisogno di qualcosa di “speciale” o forse più semplicemente dalla noia, ho trovato i pensieri del lontano 1989 che, con stupore, gioia e forse qualche lacrima, risuonano nell’anima con una forza immobilizzante, tante sono le emozioni suscitate. Voglio mandare un sorriso a te che, nonostante i periodi diversi, sento vicino come pochi altri nella mia vita. Nella speranza che quella fiamma non si spenga mai, che quel modo di immaginare la vita trovi le prove della sua esistenza in quell’amore tanto desiderato, così da non restare l’immaginazione che accompagna quella solitudine e quel vuoto divorante.

    • Michele, è un piacere ritrovare amici tra queste pagine, e mi commuove sapere che persone come te sono una costante della vita delle persone che vivono e si nutrono di sentimenti, grazie amico, leggerti è sempre un piacere, tutti noi siamo ancora qui e non vuol dire che siamo tristi , abbiamo bisogno di condividere, Art ci aiuta dandoci i mezzi per farlo, ti abbraccio stretto, a presto qui tra queste pagine

  3. In una ricerca pazza su internet, forse dettata dal bisogno di qualcosa di “speciale” o forse più semplicemente dalla noia, ho trovato i pensieri del lontano 1989 che, con stupore, gioia e forse qualche lacrima, risuonano nell’anima con una forza immobilizzante, tante sono le emozioni suscitate. Voglio mandare un sorriso a te che, nonostante i periodi diversi, sento vicino come pochi altri nella mia vita. Nella speranza che quella fiamma non si spenga mai, che quel modo di immaginare la vita trovi le prove della sua esistenza in quell’amore tanto desiderato, così da non restare l’immaginazione che accompagna quella solitudine e quel vuoto divoranti.

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